In seguito ai recenti episodi di ricatto informatico (qui trovate uno dei più eclatanti, legato alla presunta consultazione di siti porno, che ha colpito personaggi famosi ed istituzionali) dove viene riportata nella email una password reale dell’utente (che quindi si sente “violato nell’intimo”) ricordo che l’unico modo per arginare la possibilità che capiti anche a noi è:
- utilizzare password complesse
- utilizzare password diverse per ogni servizio on-line
- cambiare la password con una certa periodicità (in funzione anche della “criticità” del servizio on-line a cui ci stiamo connettendo)
Questi sono i principali consigli, altre indicazioni più dettagliate le potete trovare ad esempio sul sito della Polizia Postale – Consigli per la scelta della password.
Ricordo infine che in questi casi NON si deve pagare il riscatto e che è consigliato fare denuncia mediante l’apposita procedura di denuncia on-line della Polizia Postale, sia come tutela personale che come supporto alle indagini da parte degli specialisti.
E’ un gesto che richiede pochi minuti ed aiuta molto i tecnici a capire cosa è successo, a definire i confini e la gravità degli episodi e a tentare di individuare i colpevoli.